NCC italiani

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ncc italianiIl mondo dei servizi NCC italiani è in costante crescita e oggi è possibile trovare servizi di noleggio con conducente a buon prezzo con la garanzia del massimo comfort, come quelli offerti da Best NCC Roma. Il mondo dei servizi NCC è oggi quindi destinato all’integrazione con il mondo dei taxi e lo Studio Bruno Leoni ha svolto una ricerca tra gli NCC italiani indicando alcune possibili soluzioni allo scontro tra auto gialle e auto blu. Un esempio?

La rimozione dei limiti al noleggio con conducente e l’istituzione di un sistema di licenze unico  a livello nazionale per tutti coloro che offrono servizio di trasporto pubblico non di lnea. E’ infatti ormai chiaro come i servizi di taxi e i servizi NCC italiani oggi convergano sempre più, in un mondo in cui la mobilità cittadina è in continuo cambiamento. Quello che ha fatto avvicinare i due servizi è stato l’uso della tecnologia ma soprattutto gli smartphone, la loro diffusione e la conseguente iperconnessione in mobilità dei cittadini. Da tempo ormai tutti noi prenotiamo il taxi avvalendoci del servizio di Radio Taxi e successivamente sono entrate in gioco le logiche della geolocalizzazione.

Tutto questo ha reso il taxista sempre più simile all’ NCC, anche solo pensando alla situazione di venti anni fa. Ecco quindi come sia notevolmente cresciuta la concorrenza tra NCC italiani e taxi per conquistare una fetta importante del mercato.

Siamo passati dalla rivolta dei tassisti londinesi alle proteste contro Uber ma si tratta solo di situazioni che altro non fanno che mettere il dito nella piaga su una condizione che caratterizza da qualche anno il sistema di servizio di mobilità pubblica. Esiste quindi ancora la tradizionale distinzione tra taxi come attività di pubblico interesse e servizi di NCC italiani come attività d’impresa? Non ne siamo così sicuri.

Soluzioni per superare la concorrenza tra taxi e NCC

Anche dall’indagine la risposta è negativa e una possibile soluzione potrebbe essere l’abolizione di tutti quelli che l’Antitrust ha da anni indicato come “elementi di discriminazione competitiva tra taxi e Ncc italiani in una prospettiva di piena sostituibilità dei due servizi.” All’orizzonte appare dunque chiara la possibilità di una piena integrazione tra NCC e Taxi anche se è attualmente impossibile a livello legislativo, ma non solo: si integreranno nel nuovo regime anche servizi di car poolin e ride sharing come Balblacar o Car2Go, senza dimenticarsi di UberPop. Ecco quindi come sia oggi necessario svecchiare la normativa per il sistema di noleggio con conducente, ma come farlo? Magari con l’obbligo di ricezione della prenotazione del viaggio nella rimessa o, perché no, con l’obbligo di avere la sede nel territorio del comune che ha dato l’autorizzazione oppure l’obbligo di partenza e rientro nella rimessa. Ma questi sono solo 3 dei punti chiave che la legislatura al riguardo dovrebbe affrontare.

Oggi l’innovazione tecnologica permette al servizio di NCC di integrarsi con quello di taxi a pieno beneficio di una domanda sempre più elevata da parte degli utenti e oggi ancora pienamente insoddisfatta soprattutto nelle grandi città ad intenso traffico e con un sistema di trasporto pubblico lento, non puntuale e non adatto a coprire i bisogni di mobilità delle persone.

Un futuro disegnato dall’utenza

Il futuro degli NCC italiani è un futuro che chi utilizza tali servizi sta già ridisegnando e frenare l’utilizzo delle applicazioni per smartphone che si stanno affermando sempre più significa di fatto negare a molti consumatori una modalità di prenotazione del NCC che già mostrano di preferire. Il tutto per una falsa tutela del tassista tradizionale che, scegliendo di non evolversi dal punto di vista tecnologico, perderà clienti indipendentemente dalle agevolazioni che gli verranno concesse. La seconda scelta dell’utente rispetto al NCC non è infatti il taxi ma l’auto privata, con conseguenze negative per traffico e ambiente.

Una proposta in più: l’albo unico delle auto pubbliche

Un’altra soluzione che le autorità italiane stanno vagliando è quella dell’albo unico delle auto pubbliche sulla falsa riga di quanto è già successo in Irlanda. Ecco quindi che si aprono due strade : una, più breve, permetterebbe di rimuovere alcuni limiti di servizio degli NCC aprendo il mercato del trasporto pubblico  non di linea a una maggiore concorrenza sulla base di quanto richiesto da anni dall’Antitrust e del pieno soddisfacimento degli utenti. Una seconda strada invece permetterebbe di rimuovere il contingentamento dell’offerta con un sistema unico nazionale e aperto di licenze senza far venire meno quelli che sono i requisiti soggettivi e oggettivi necessari per mettersi alla guida di un auto pubblica.


Autore: Cristina Skarabot

Publisher: Best NCC Roma

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Data creazione:01/02/2018

Data pubblicazione:01/02/2018

Data modifica:01/02/2018

 

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